“Zapperi e colleghi illuminano alcuni aspetti inediti e inaccessibili agli storici di matrice umanistica. Stimano ad esempio che in media ogni contadino raccontò la storia dei briganti ad altri due (il famoso «R con zero» che qualcuno ricorderà dai tempi del Covid). Con un contagio così rapido, la voce si diffuse a partire dal 20 luglio, raggiunse un picco il 30 e il 6 agosto svanì ancor prima che da Parigi arrivasse l’annuncio – stavolta autentico – della caduta dell’aristocrazia. La Grande Paura è circolata più rapidamente nelle città grandi, ricche e acculturate e laddove il prezzo del grano era più alto. «Questo suggerisce che la Grande Paura fu un evento guidato da ragioni politiche fondato su un comportamento razionale in risposta al contesto giuridico locale, più che un’esplosione emotiva», concludono i ricercatori, dando ragione alla storiografia marxista”
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RivoluzioneFrancese La Grande Paura, una rivoluzione virale | il manifesto
Scienza (Rubriche) Mentre nella Parigi del 1789 si abolivano i privilegi nobiliari, non è che il resto della Francia stesse con le mani in mano. Tra luglio e agosto, mentre a Parigi si assaltava la Bastiglia, dalla Bretagna ai Pirenei i contadini saccheggiarono e incendiarono centinaia di castelli e ville dei signorotti locali, convinti che i nobili