Alcuni attivisti di Extinction Rebellion Italia si sono mobilitati per realizzare delle interviste con personaggi di spicco nel panorama italiano, sono le Interviste Ribelli e includono scienziati, personaggi pubblici, attivisti, giornalisti, personaggi del mondo dell’arte e della cultura, insomma tutte le persone che nutrono un profondo amore per la Terra e vogliono aggiungere la loro voce al coro di attivisti e attiviste che chiedono un mondo vivibile e una maggiore giustizia climatica.
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Interviste Ribelli; Luca MercalliAlcuni attivisti di Extinction Rebellion Italia si sono mobilitati per realizzare delle interviste con personaggi di spicco nel panorama italiano, sono le Interviste Ribelli e includono scienziati, personaggi pubblici, attivisti, giornalisti, personaggi del mondo dell’arte e della cultura, insomma tutte le persone che nutrono un profondo amore per la Terra e vogliono aggiungere la loro voce al coro di attivisti e attiviste che chiedono un mondo vivibile e una maggiore giustizia climatica.Perchè non importa chi sei, la crisi climatica ed ecologica riguarda davvero tutti e richiede uno sforzo trasformativo da ognuno di noi se vogliamo evitare la catastrofeOggi leggiamo le parole di Luca Mercalli, meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico, famoso anche per le sue varie apparizioni in programmi televisivi.
Senza ulteriore esitazione, andiamo alle domande!
Domanda: Crisi sanitaria, crisi climatica ed ecologica, crisi migratorie, crisi sociale e crisi economica.Qual è la tua visione sul legame tra le diverse crisi planetarie e sulla possibile intersezionalità delle varie battaglie?Luca Mercalli: Il pianeta è un sistema complesso dove tutto è unito da relazioni fisiche, chimiche e biologiche. Quindi anche tutte le crisi sono legate, l’una influisce sull’altra. Il problema è il superamento dei limiti ambientali da parte delle attività di 8 miliardi di esseri umani: troppo prelievo di risorse naturali, troppa restituzione di rifiuti, collasso alle porte. La buona notizia è che proprio per queste profonde intersezioni tra le diverse problematiche gli strumenti per risolvere una crisi risolvono spesso anche le altre.
Domanda: Si parla più spesso di crisi climatica ma i rapporti dell’Ipbes richiamano l’attenzione anche sull’estrema gravità della crisi ecologica. Secondo te quali sono le condizioni più critiche da quel punto di vista?Luca Mercalli: Non c’è dubbio che l’Umanità abbia dato avvio alla sesta estinzione di massa. Il rapporto Ipbes del 2019 è drammatico e denuncia senza mezzi termini il conflitto tra ambiente ed economia predatoria.
Oltre un milione di specie sono a rischio estinzione1 e noi potremmo essere inclusi tra queste! Ecco perché salvaguardare la biodiversità vuol dire difendere pure l’Umanità. La crisi climatica è peraltro una delle cause dell’estinzione.
Domanda:
Quali consigli vorresti dare ai movimenti, anche per incoraggiare le attiviste e gli attivisti?Luca Mercalli: Il fallimento dell’ambientalismo dei quarant’anni precedenti deve stimolare le nuove generazioni attente al loro futuro a trovare nuove forme di sensibilizzazione e di protesta civile. E’ chiaro che con il poco tempo che abbiamo di fronte per evitare il peggio l’efficacia della lotta diventa il fattore prioritario.
Occorrono fantasia, creatività, determinazione e tenacia. Occorre anche coerenza, quindi prima di tutto se si chiede un impegno alla politica, poi bisogna essere i primi a praticarlo. E tra i metodi più rapidi per tentare di cambiare le cose, c’è pure il voto di massa ai partiti verdi: se tutti i giovani si concentrassero su quell’obiettivo entrerebbero trionfanti nei parlamenti.
Extinction Rebellion Italia ringrazia profondamente Luca Mercalli per il tempo che ci ha dedicato
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L’IPBES ha affermato che la sesta estinzione di massa, la prima causata dall’uomo, porterà nel giro di pochi decenni all’estinzione di circa 2 milioni di specie e 1 milione in un periodo di tempo più lungo ↩